DEBUTTO DUCATI e INTERVISTA A TONY CAIROLI!

Bene, analizziamo (senza esagerare perchè non ho molta voglia di passare per il denigratore visto che in molti non capiranno cosa voglio dire) mediante quanto visto durante il GP in Olanda riguardo la Ducati Desmo 450 MX e Tony Cairoli, premettiamo, Tony non si discute, in moto ci sa andare e dopo uno stop vero di tre anni, gareggiare e testare una moto completamente nuova in quella situazione è veramente tosta, ma si sa, il banco prova in gara è il migliore che si possa avere, quindi Tony non si discute, tutto quello che scriviamo lo facciamo analizzando la nuova Desmo 450 MX!

A parte la miriade di leccate di culo che abbiamo visto/letto e che non faremo, siamo rimasti un pò sconcertati da tutto, in primis vedere che una moto, va bene che sia giovane ed ha appena un anno, venga sviluppata su terreni prevalentemente “duri”, che io ricordi il primo sabbione visto (se poi lo possiamo chiamare sabbione) era a Mantova dopo gli internazionali, poi successivamente a fine luglio in Belgio e Olanda, così si capisce che la moto non era pronta e chi dice il contrario sta palesemente leccando il culo……la moto fuori dalla griglia di partenza perde terreno o non fa strada come deve fare, va bene, dati e dati e dati recuperati per la moto prototipo, poi leggiamo il comunicato che parla di decibel a cui si è sottoposta (anche le altre case lo stanno facendo), poi si legge che era una moto che portava avanti il progetto clienti, vabbè, la chiudiamo qua perchè c’è confusione da quello raccontato a quello visto e ripetiamo, i tempi sono frutto di quell’omino che ha 9 Titoli Mondiali nel taschino, cosa che con un’altra moto di serie avrebbe fatto meglio, mi ci gioco le palle da basket! 😀

DUCATI Desmo450 MX debut with TONY CAIROLI

Ah, volevamo anche dire che quanto letto sul web è veramente di pessimo gusto, decretare Cairoli “BOLLITO” fa capire che di Motocross e di Tony non capite un emerita mi***a!
Aggiungiamo un altra cigliegina riguardo quanto visto sul web, le forke così infilate nelle piastre è prassi per piste sabbiose e bucate da piloti del mondiale, sopratutto per chi monta Showa, se non ci credete recuperate le foto dei vari piloti che montano Showa, per farvela breve è una soluzione che si usa per ovviare ad alcuni problemi, quelli che trovi in piste da mondiale estremamente macinate e dilaniate, quindi si sceglie una strada veloce che porta benefici nell’immediato al pilota! Chiuso il discorso e riguardo il DNF in gara 2, bè, se al venerdì usavano dei soffiatori per raffreddare, sicuramente avrebbero dovuto montare due ventole giganti per raffreddare il desmo ed è per questo si è preferito un DNF che ad un crash, Tony è prezioso e così lui e la moto portano a casa vagonate di materiale su cui lavorare e portare avanti il progetto GP nel 2025!
PS: Stanno anche cambiando plastiche, sella, ecc. Rimarrà perssochè uguale la moto, ma noi dalla presentazione di Madonna di Campiglio ve lo avevamo detto, è troppo, ci vuole una bella dieta per questa moto, i fatti mi cosano…. 🙂

Chiudiamo il discorso per i detrattori, la moto è acerba e si è visto, dal mio punto di vista, bè, hanno fatto bene a schierarsi in un GP così difficile, io ne proverei altri con configurazioni di terreno differenti, servono dati su ogni situazione, che sia secco, duro fresato, sabbione e sabbione pesante e bucato, ma serve anche stare in Olanda e Belgio per titare fuori una moto vincente……..poi però vi mancherà il pilota, perchè grazie a Dio il Motocross è fatto ancora per la maggior parte della percentuale dal pilota e magari a quell’omino li dai 9 Titoli viene viglia di schierarsi per una stagione completa, dopo che la moto ha tutte le carte in regola per esserci!

Sotto trovate i pezzi più importanti dell’intervista di GateDrop.com, il resto che vedete in giro sono solo leccate di culo stratosferiche! 😛

Antonio Cairoli parla del debutto della Ducati in GP, del progetto e altro

Penso che siano passati tre anni dall’ultima volta che hai corso in MXGP. Prima di tutto, com’è tornare nel paddock come pilota? Ti è piaciuto?

Cairoli: Sì, mi è piaciuto di sicuro, davvero tanto. Certo, è stato un impatto piuttosto difficile all’inizio perché quando siamo entrati per le prime prove la pista era già così dura e ho detto, ok, forse non è stata la scelta migliore scegliere questo GP, ma poi ci siamo un po’ calati nell’atmosfera delle gare e abbiamo provato a testare alcune cose diverse sulla moto… questo aiuta molto e alla fine mi sentivo bene, come sabato P7 è stato un buon risultato per una moto completamente nuova e anche dopo così tanti anni fuori mi sentivo abbastanza bene. Poi per Domenica abbiamo cambiato un paio di cose perché ne avevamo bisogno, veniamo qui per i test ovviamente, quindi abbiamo cambiato un bel po’ di cose sulla moto e in prima battuta non hanno funzionato molto bene, abbiamo avuto qualche problema con la partenza, ho urtato un po’ il cancello e poi sono arrivato ultimo quindi sono tornato in P15 che ovviamente non è stato il miglior risultato ma comunque, voglio dire, ero abbastanza contento, con la guida. Poi la seconda manche, di nuovo non una partenza così buona, abbiamo cambiato qualcos’altro sulla moto rispetto sabato, non ci ha aiutato molto con la partenza quindi abbiamo cercato di spingere un po’ meglio in pista… Sono stato abbastanza contento dei primi sei o sette giri, diciamo. Sono arrivato in P7, P8 cercando di combattere con Jago che stava un po’ calando, ma non sono riuscito a superarlo finché non ho avuto altri problemi con la moto. Ho dovuto fermarmi ma siamo andati davvero bene, abbiamo raccolto delle buone informazioni e diciamo che siamo contenti di uscire con nessuna caduta anche perché dopo così tanti anni di stop su una pista come questa non è facile.

Durante le prove cronometrate sembrava che la parte posteriore della moto si muovesse parecchio ma in realtà nella gara di qualificazione ho pensato che la moto sembrasse piuttosto buona, ti sei sentito più a tuo agio e cosa hai cambiato nel frattempo?

Cairoli: Sì, stiamo cambiando un sacco di cose sulla moto, davvero molto e penso che sia una parte del gioco. Stiamo testando, siamo qui per testare, ovviamente vorrei poter mantenere la moto sempre uguale ma siamo qui per testare quindi è importante raccogliere dati e ottenere delle buone informazioni.

Siamo tutti impazienti di vedere la Ducati e te di nuovo nel paddock, perché ci è voluto così tanto e dove sei stato tentato di arrivare prima di questo GP?

Cairoli: No, in realtà arriva abbastanza in fretta, sai… Per gareggiare perché se vedi altri marchi che arrivano al cerchio, hanno fatto test per anni prima ancora di fare una gara e noi abbiamo appena fatto un anno e la moto è in pista ora. Stiamo già gareggiando nel GP per i primi 10 posti, quindi è pazzesco, penso che i ragazzi stiano facendo un ottimo lavoro con la moto.

Hai intenzione di gareggiare in altri campionati italiani?

Cairoli: No, non lo so… Non so se farò qualche gara del campionato italiano. Il piano è anche di iniziare a sviluppare presto la moto da 250 cc e quindi abbiamo alcuni progetti in corso su quello. Dobbiamo ancora preparare anche questa moto da 450 cc per il prossimo anno che al momento è una moto completamente standard, quindi quella che stiamo guidando oggi è quella che venderemo l’anno prossimo e ora dobbiamo iniziare a lavorare effettivamente sulla moto ufficiale che sarà disponibile per i piloti che prenderanno parte al campionato l’anno prossimo.

Hai fatto molta guida sulla sabbia durante l’anno finora su piste come questa ad Arnhem, così ruvida?

Cairoli: No. Per niente… per niente. La prima volta che la moto ha messo le ruote sulla sabbia è stata diciamo la fine di luglio di quest’anno, quindi ok, abbiamo guidato un po’ in Belgio ma mai su una pista così tosta come questa, quindi è stato un bel dramma diciamo. Come ho detto prima, Sabato durante la prima sessione di prove ho pensato che l’ultima volta che ho visto una pista come questa, credo fosse il 2020 o il 2021, quindi è passato parecchio tempo.

Si vocifera che potresti fare la Spagna, pensi che farai l’ultimo round o no?

Cairoli: No, al momento non è nei piani. Dobbiamo analizzare i dati di oggi, dobbiamo analizzare cosa possiamo migliorare e se otteniamo i pezzi in tempo e tutto il resto. Forse, ma al momento no.

E quando pensi che inizierai a testare la 250cc, sarai molto coinvolto in questo e guiderai ancora entrambe le moto o ti concentrerai completamente sulla 250cc?

Cairoli: No, guiderò entrambe le moto anche insieme ad Alessandro. Ci scambiamo un po’ e penso che lo sviluppo inizierà a fine ottobre, diciamo… Ora il motore è già in funzione sui dinamometri e presto lo metteranno su una moto e poi a fine ottobre penso che inizieremo a provarlo.

Questo è quanto……mi rimane da capire solo il ruolo di Rui Goncalves, va bene sono amicissimi….ma troppo dentro, avrebbero potuto far schierare anche Ale Lupino per avere più dati e due effettive guide, ma forse andava bene così e Rui avrà dato sicuramente tanti consigli, non sulla guida certamente, ma su quello che la moto necessita…….staremo a vedere se prima della fine rientreranno in un GP o se finiranno qui per poi continuare per il 2025 concentrandosi sull’Italiano Prestige!

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