Traduzione by Riccardo Rosa Salva
Il leader di campionato del Mondo di Motocross Tim Gajser, ha avuto il primo weekend difficile, forse la tensione, la giovane età o forse proprio colpa della pista in condizioni pessime e poco sicura ha portato ad uno zero nella seconda manche del GP Olandese e un totale di pochi punti guadagnati, ma rimane ancora in cima alla classifica con due gare alla fine! Qui un intervista dal nostro amico Geoff Meyer di MxLarge sul weekend di Gajser!
Tim puoi spiegarci come ti senti dopo questa gara ad Assen?
Gajser: Ovviamente sono deluso, ma sono cose che possono sempre succedere e anche molto velocemente. Sono caduto tanto.. nella prima manche ho rimontato fino alla 12esima posizione. Nella seconda manche stavo battagliando e cercavo di rimettermi in riga.. ho fatto una partenza discreta e facevo delle buone traiettorie ma mentre ero dietro a Clement Desalle sono uscito di pista e si sono rotti il freno anteriore e il cavo del gas, e così è finita la mia gara.
Nella seconda manche abbiamo notato che quando la tua moto è rimasta incastrata sembrava come se tu stessi cercando aiuto per toglierla dalla rete, e poi forse ti sei reso conto che non era permesso?
Gajser: La moto si era incastrata nella rete e non riuscivo a prendela, mi sono guardato intorno per vedere se qualcuno mi aiutasse ma alla fine ce l’ho fatta da solo.
Eri nervoso prima del weekend?
Gajser: Non sentivo alcuna pressione, ma sapevo che sarebbe stata dura. L’anno scorso la pista era un po’ strana e quest’anno lo è stata ancora di più dopo il temporale e la pioggia, era davvero estrema e difficile. Vi posso dire che sono molto amareggiato, so che avrei potuto fare molto meglio ma è andata così.. settimana prossima andiamo in USA e sono molto entusiasta di andare lì a correre.
Sabato, e anche nella prima manche di domenica sembravi cauto.. è vero?
Gajser: Si in effetti non ero molto rilassato.. non ero in me. Ero troppo rigido e non mi sentivo a mio agio sulla pista, e sono anche caduto tante volte. Nella seconda gara ho trovato un po’ di ritmo e avevo cominciato a raggiungere Clement e Tony che erano davanti a me. Ma poi ho fatto un errore e per me è finita, un DNF senza punti.
Stavi pensando troppo al campionato e forse questo ti ha reso le cose più difficili?
Gajser: Sicuramente.. è difficile da dire in questo momento, cerco di concentrarmi sulle singole gare ma in fondo in fondo hai sempre in mente il campionato.. cercherò di imparare il più possibile e andiamo in USA.
Come farai a rimetterti a posto mentalmente per Charlotte?
Gajser: É tutto mentale… sono nel miglior stato di forma possibile e mi sento bene fisicamente. Mentalmente cercherò di riordinare le idee e tornare in Slovenia a parlare con mio padre di quello che ho fatto qui. Speriamo che il prossimo weekend andrà meglio.
Tuo padre si arrabbierà? Come reagisce dopo una giornata come quella di Assen?
Gajser: Si arrabbierà di sicuro.. lui è così. Sa che posso fare molto meglio di quello che ho fatto questo weekend, e sono anche io arrabbiato con me stesso. È stato un weekend deludente anche per il team.. ma è andata così..è lo sport e può succedere a tutti. Non puoi vincere tutte le gare e tutti i GP, lo sport non è così e quindi ogni tanto hai un brutto weekend.
Quanto sei emozionato di andare in America?
Gajser: Sarà sicuramente eccitante gareggiare con le moto e i piloti del campionato USA, sono emozionato per la gara di Charlotte ma sicuramente la approccerò come tutte le altre gare cercando di divertirmi a guidare.
Ti batterai con gli “americani” o penserai al titolo?
Gajser: Dipende da come mi sento.. se vedrò che posso farcela lotterò con loro… Non è facile.. andiamo nel loro paese e loro sanno bene come si guida lì… tutto è diverso, il terreno.. tutto.. Se vedrò che riuscirò a stargli vicino allora lotterò per la vittoria. Ma se devo rischiare troppo per battagliare con loro.. allora non rischierò.
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